Da poco tempo è apparsa sul mercato una lampada che si è fatta subito notare per dimensioni compatte, leggerezza, autonomia e versatilità: l’Argolamp.
Abbiamo voluto provarla in diversi contesti, anche molto impegnativi, per saggiarne le caratteristiche.
ASPETTO
All’interno dell’accurato imballaggio è presente la lampada con due doppie batterie al litio accoppiate e cablate. La lampada, con il corpo in alluminio, è piccola e leggera, con due led di diversa potenza e ampiezza di fascio luminoso. L’accensione/spegnimento e la scelta della fonte luminosa tra i due led (con la possibilità di usarli anche simultaneamente), avviene tramite due pulsanti sul lato destro. Lo schermo frontale è di spessore adeguato e fissato al corpo lampada con 8 microviti. E’ possibile montare la lampada frontalmente sul casco con i supporti tipo Go-Pro; Il piccolo e leggero pacco batterie va montato posteriormente e fissato con fascette o elastici per permetterne il rapido smontaggio. I due corpi, lampada e pacco batterie, sono collegati da un cavo di giusta lunghezza, resistente alle alte pressioni.
PROVA IN GROTTA
La lampada è stata testata dal sottoscritto inizialmente nelle seguenti grotte subaeree:
– Bue Marino Ramo Sud (Dorgali) – Ispinigoli S.Giovanni Su Anzu (Dorgali) – Su Bentu (Oliena) – Su Palu (Urzulei).
Queste cavità sono tra le più lunghe e impegnative della Sardegna e sono caratterizzate al loro interno anche dalla presenza di corsi d’acqua dove occorre nuotare. La lampada, montata sul casco con i supporti anzidetti (personalmente ho optato per un supporto che tenesse il corpo lampada il più possibile aderente al casco), si è mostrata affidabile, concedendo anche oltre 15 ore di autonomia (nelle posizioni più conservative, può durare anche qualche giorno…). Ho apprezzato l’estrema leggerezza e, nonostante le sue piccole dimensioni, ha espresso una notevole potenza e capacità luminosa. I comandi per commutare le varie possibilità dei led, si sono dimostrati facili da utilizzare con i guanti. I diversi urti a cui è stata sottoposta a causa degli ambienti severi, non hanno causato problemi di sorta e, nonostante la leggerezza e le dimensioni, ha dimostrato una rassicurante robustezza.
PROVA IN IMMERSIONE SPELEOSUBACQUEA
I test subacquei sono stati effettuati nelle seguenti grotte e risorgenze:
– Risorgenza Su Gologone (Oliena) -55 m – Risorgenza Covol dei Veci (Vicenza) -40 m – Risorgenza Gorgazzo (Polcenigo) – 105 m (prova effettuata da un collega con l’utilizzo di miscele Trimix) – Grotta Su Molente (Baunei) Fond de Trou con più sifoni e post sifoni – Grotta Monsitommasu (Oliena) – 40m avvicinamento Fond de Trou – Sa Oche (Oliena) Fond de Trou con ingresso da Su Bentu – S’Istampu ‘e Pireddu (Domusnovas) Fond de Trou.
In queste cavità sommerse, il cui punto di immersione è raggiungibile talvolta con un lungo tragitto interno, trasportando le attrezzature al seguito, la lampada è stata testata sia nel percorso asciutto che in quello subacqueo. E’ sempre stato utilizzato lo stesso casco, equipaggiandolo con le altre lampade subacquee solo all’occorrenza e levandole nel post sifone. L’Argolamp ha sempre funzionato perfettamente, fornendo una luce eccezionale per profondità, potenza e ampiezza del fascio luminoso. La stessa batteria è stata usata sia per l’avvicinamento, sia per l’immersione, senza mostrare segni di esaurimento. Anche alle massime profondità in cui è stata testata (-105 m) Argolamp non ha subito deformazioni, malfunzionamenti o allagamenti.
CONCLUSIONI
Senza retorica o piaggeria, ritengo che il sogno di tanti anni di speleologia subacquea si è finalmente materializzato in questa piccola e straordinaria lampada, da cui non mi sono più separato. La sconsolata immagine di tutti quei pesanti e ingombranti canister, cavi e lampade ammucchiati in un angolo del mio magazzino sub, sono diventati oramai un incubo lontano. Promossa a pieni voti!